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Lug 31 2016

#118 Aggressività umana inspiegata 3°

Ferdinando Gargiulo Aggressività Inspiegata, Blog, Il Virus intelligente, Serial Killer 0

 Aggressività umana inspiegata 3°

 La Peque’

La Peque’

Sempre a proposito di aggressività umana inspiegata la storia de La Peque’ (la piccola) la trentenne messicana che prima di essere catturata aveva scalato tutti i gradi della carriera criminale  di uno dei più pericolosi cartelli della droga messicani,  parla da sola. Al processo, Juana (questo il suo nome) per sua stessa ammissione beveva il sangue delle vittime e si procurava piacere sessuale utilizzando le teste i corpi dei cadaveri decapitati.

Meno cruento ma forse altrettanto emblematico è il fenomeno del knockout game https://en.wikipedia.org/wiki/Knockout_game . Il “gioco” consiste nel cercare di atterrare un perfetto sconosciuto, scelto a caso, con un pugno dritto in faccia Iniziato in Norvegia nel 1992 è proseguito fino ai nostri giorni. L’ultimo episodio, avvenuto nel mese di luglio a Pescara, ha procurato al malcapitato rottura degli zigomi, del setto nasale e microfratture tutto il volto.

knockout

Per ciò che attiene alla la strage di Nizza la prima considerazione che ci viene in mente è che nel mese di giugno un austriaco di origine bosniaca si era lanciato a tutta velocità con il proprio suv  contro i pedoni del centro di Graz (Austria)  uccidendone tre e ferendone 34;  l’uomo un ventiseienne lavorava come autista, soffriva di disturbi psichici, era sposato con due figli e, a causa delle violenze domestiche, il 28 maggio scorso era stato allontanato da casa.

Graz (austria)

Graz (austria)

L’episodio non essendo stato accostato a una matrice terroristica non ha avuto nessun eco da parte dei  media  nonostante le forti analogie con la strage di Nizza

strage di Nizza

strage di Nizza

Anche Mohamed  Lahouaiej  Bouhel  lavorava come autista, aveva tre figli, soffriva di problemi psichici ed era violento tanto che picchiava spesso la moglie; il giorno in cui, dopo l’ennesimo litigio,  lasciò  l’appartamento in cui viveva la famiglia, , imbrattò tutte le pareti con le proprie feci, squartò con un coltello gli orsacchiotti di pelouche della figlia più piccola e fece a pezzi i materassi del letto matrimoniale e dei bambini

 Mohamed Lahouaiej Bouhel

Mohamed Lahouaiej Bouhel

Mohamed era stato anche condannato per lesioni a sei mesi di reclusione, condanna sospesa, dopo aver aggredito con una mazza da baseball due fratelli a seguito di un banale tamponamento. I suoi problemi psichici avevano la caratteristica del disturbo bipolare alternando periodi di euforia-aggressività ad altri di depressione. Secondo il padre avrebbe sofferto di depressione dal 2002 e assumeva anche dei farmaci specifici L’attentatore di Nizza rientra dunque nella categoria degli omicidi suicidi di cui abbiamo più volte parlato nel blog con i post sull’ aggressività umana inspiegata   e sul male di vivere. Sicuro dunque di uscire di scena Mohamed  aveva progettato non di uccidersi ma di farsi uccidere e  studiato  il proprio gesto in modo che con il clamore che avrebbe suscitato, la sua azione sarebbe sopravvissuta per sempre alla sua morte.

Nizza

Nizza strage

Ovviamente a tale scopo era indispensabile dare al proprio gesto il brand del terrorismo di matrice islamica.

Assolutamente personali sarebbero invece le motivazioni che avrebbero indotto il 18enne Ali  Sonboli, di origini iraniane, a compiere, a Monaco,  la sua strage.

Ali Sonboli

Ali Sonboli

Vittima a scuola di episodi di bullismo collezionava articoli di  giornale sulle stragi più famose,  sarebbe stato anche un ammiratore di Anders Breivik il neonazista norvegese autore della strage di Utoja. Nessun dubbio  sulla scelta delle vittime per l’utilizzo  del falso account da adolescente su Facebook  in  cui prometteva cibo gratis a tutti coloro che si fossero presentati   alle ore 16  al McDonald’s, di Oez

vittime Monaco

vittime Monaco

A differenza di Breivik,

Breivik

Breivik

Ali  Sonboli  pur potendosi arrendere ha preferito uccidersi con la pistola con cui aveva compiuto la strage:  evidentemente la componente depressiva dei suoi problemi  psichici era particolarmente forte ed egli aveva già preventivato di concludere la sua azione con il suicidio così come nella maggior parte delle stragi “senza motivo” [1]

Proprio a seguito di  queste ultime stragi le autorità di polizia e i media hanno enfatizzato l’assenza di qualsivoglia collegamento certo tra gli attentatori e il sedicente Stato Islamico. Sembrerebbe quasi che una strage senza il brand dell’ISIS sia meno grave di quella compiuta sotto tale egida. A nostro parere è esattamente il contrario visto che gli stragi senza motivo sono sempre esistite sin dal lontano 1966[2]. Da allora  gli autori hanno cercato sempre di dare una copertura ideologica un senso, un significato di volta in volta diverso al loro gesto. Secondo la nostra teoria la motivazione alla base di tali fenomeni è l’aggressività umana “inspiegata” che si genera con il meccanismo a feedback genetico.

Gli istinti aggressivi, spesso congiunti a forme di depressione,  di alcuni individui sono perfettamente noti  ed ammessi dalla propaganda Jihadista felicissima di utilizzarli   per i propri scopi creando, un brand apposito:  quello dei “lupi solitari” Senza necessità di addestramento, senza la necessità di alcuna risorsa economica e senza la possibilità che vengano intercettati in quanto privi di ogni legame diretto o indiretto con l’organizzazione  l’Isis sfrutta ai propri fini le tendenze aggressive dei “lupi solitari”.

lupi solitari

lupi solitari

I responsabili della nostra sicurezza che, in quanto tali, dovrebbero cercare di capire il perché dell’aggressività umana inspiegata e magari prendere in considerazione l’esistenza nella popolazione umana di un meccanismo a feedback genetico si rifiutano di farlo quasi avessero paura di offendere le fragili orecchie  di noi occidentali . Nessun altra teoria viene d’altra parte proposta per spiegare il fenomeno delle stragi in atto ormai da cinquant’anni.

Non avevano ancora finito di scrivere questo post quando è comparsa la notizia di un episodio di aggressività umana inspiegata in Germania un individuo armato di machete ha ucciso una  donna incinta  e ferito altre due persone. L’uomo, un richiedente asilo siriano di 21 anni, era già noto alla polizia  per aver compiuto altri atti di violenza.

jjh

il post era stato già programmato quando è venuta la notizia dell’uomo giapponese che a Sagamihara, vicino Tokyo un uomo, armato di coltello, ha ucciso 19 persone e ferite altre 45 in un centro di riabilitazione presso cui era stato dipendente.                    La motivazione: l’intenzione di liberare il mondo dai disabili. a nostro parere sembra davvero difficile trovare qualche legame con il terrorismo, mentre sembra inequivocabile la conferma della teoria dell’aggressività umana inspiegata derivante dal meccanismo a feedback genetico nella popolazione umana. Per intenderci, nel amrzo del 2005 su un’insola giapponese 5 persone erano state pugnalate a morte.

Giappone_attacco_centro_disabili

Giappone_attacco_centro_disabili

[1] Dalla prima compiuta in America da Charles Whitman di cui quest’anno  cade il cinquantenario quella di Whitman è peraltro l’unica strage in cui l’autore afferma in  una lettera testamentaria di non sapere il motivo della sua follia omicida e chiede di essere sottoposto, dopo la morte, ad autopsia perché venga  spiegato perché è stato spinto ad agire in quel modo

SerialKilllerWhitman

SerialKilllerWhitman

 

[2] vedi nota1)


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