La solitudine di Leonardo da Vinci Parte Seconda

Leonardo da Vinci

Per capire la reale portata di questa scoperta,  anticipatrice di verità che verranno chiarite dagli scienziati moderni solo all’inizio e nella seconda metà del secolo scorso, bisogna analizzare in dettaglio alcune delle parole di questa sua affermazione. Iniziamo da quell’aggettivo vaga con cui Leonardo da Vinci definisce la Natura.            Dal dizionario etimologico vediamo che vago deriva dal latino vagus errante e, traslato, indeterminato, instabile, volubile (ad esempio fare il vago). Dal significato di incostante si passò a quello di bramoso da cui vaghezza = desiderio, brama (nella frase aver vaghezza, prendere piacere, diletto di…, invaghirsi). Un modo molto poetico per anticipare, sottolineare quel successivo pigliando piacere. Il successivo verbo conosce ed il successivo aggettivo volenterosa danno alla natura quella vita propria e quella sorta di intelligenza che ci permettono di affermare che per Leonardo da Vinci Dio è la natura stessa con tutte le sue leggi. Poiché dell’intelligenza della natura partecipano tutte le sue componenti e dunque anche un virus, abbiamo potuto dare al testo, omonimo del blog, il titolo “Il Virus Intelligente”.

Codice Arundel

Chiarito questo importantissimo aspetto della filosofia intrinseca e dunque della particolare religiosità di Leonardo da Vinci,  esaminiamo l’incredibile significato di quella frase successiva è volenterosa e più presta col creare che il tempo col suo consumare. In pratica Leonardo vuol dire questo: nelle popolazioni animali, ed in particolare nell’uomo per ciò che interessa il nostro studio sulla sovrappopolazione umana, quando due individui di sesso diverso si accoppiano generano di media due o più figli; questi a sua volta accoppiandosi generano sempre di media due o più figli.           In questo modo prima che i due nonni, intesi anche come progenitori di animali di specie diversa dall’uomo, si siano estinti si sono creati quattro o più individui della stessa specie. Questo genera una naturale tendenza di ogni specie animale ad accrescersi.  Nel caso dell’uomo quel crescete e moltiplicatevi della Bibbia potrebbe trovare, come poi vedremo soprattutto nel caso del Peccato Originale, un significato molto scientifico. Si noti inoltre come quel “tempo col suo consumare” sia denso di significati e di immagini al pari degli ideogrammi cinesi o giapponesi. Uno di questi significati è l’anticipazione di una scoperta della seconda metà del secolo scorso: negli animali il tasso di natalità è superiore al tasso di mortalità per cui c’è una te naturale tendenza all’accrescimento di ogni specie animale Il successivo e però ha ordinato che molti animali sieno cibo l’uno dell’altro ci riporta a una Natura Dio ed anticipa di più di quattrocento anni la legge di Volterra del 1926 che stabilisce una stretta correlazione tra il numero di predatori e  quello delle rispettive prede .                La regolazione del numero delle popolazioni animali basato sul sistema predatori e prede non è tuttavia sufficiente in particolare per gli uomini che fanno grande accrescimento perché altri animali non si cibano di loro . Dunque Leonardo aveva anche intuito l’importanza per l’uomo del venir meno dei grandi predatori del passato rimasti nella suo inconscio collettivo nelle favole del lupo cattivo che mangia Cappuccetto Rosso ma poi viene ucciso dal cacciatore.

Predazione

La domanda retorica su come facesse Leonardo ad aver intuito o meglio anticipato, nei primi anni del cinquecento, il problema della sovrappopolazione umana mi lascia senza fiato.
È non soddisfacendo questo a simile desidero: non essendo il sistema predatori- prede più sufficiente a regolare il numero degli individui della specie umana per i motivi su esposti, spesso manda fuori certi avvelenati e pestilenti vapori e continua peste sopra le gran moltiplicazioni e congregazioni di animali, e massime sopra gli omini che fanno grande accrescimento.
Della funzione delle epidemie quali regolatrici della popolazione umana, si inizia a parlare  solo dalla prima metà dello scorso secolo , ma è solo dalla fine della seconda metà che il concetto di una funzione ecologica di virus e batteri, intesa come regolazione della popolazione umana, diviene un dato di fatto universalmente accettato .

Ciò che più sbalordisce è che quando Leonardo scrisse Disputa pro e contra la legge di natura nessuno conosceva l’esistenza dei batteri o dei virus e la teoria dei germi come causa di malattie contagiose fu proposta in modo chiaro solo nel 1546 da Girolamo Fracastoro e richiese più di trecento anni prima di affermarsi definitivamente .
Infine quel perchè altri animali non si cibano di loro e tolto via le cagioni mancheranno gli effetti fa coincidere incredibilmente la conoscenza e la filosofia con cui Leonardo spiega le leggi della natura con la legge di causa ed effetto, fondamento della filosofia-religione buddista.

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