Meccanismo a Retroazione Negativa
Feedback Genetico 3°
°L’inferiorità genetica, nel meccanismo a retroazione negativa, può essere specifica verso un determinato fattore limitante (predazione, competizione, virus) o generica. Molti predatori, ad esempio, attaccano soprattutto quegli individui che comunque sarebbero morti per fame, in quanto incapaci di procurarsi il cibo, o per malattia. Tra 15 passeri, lo sparviero riconosce quello cieco ad un occhio e 15 su 17 piccioni viaggiatori, predati dal falco pellegrino, erano in qualche modo malati[1].
A questo punto possiamo enunciare una legge: il risultato finale dei fattori limitanti la popolazione è un prodotto che non cambia con il cambiare dei singoli fattori. Se uno dei fattori limitanti viene ridotto od eliminato il prodotto non cambia perché gli altri fattori aumentano automaticamente.
Quando l’uomo interviene alterando gli equilibri naturali ed eliminando artificialmente uno dei succitati fattori di regolazione, inevitabilmente i fattori rimasti attivi si sostituiscono agli altri, e poiché il loro valore assoluto aumenta, il prodotto finale non cambia: dato numero di individui, di una determinata specie, presente in un determinato territorio.
Nei parchi o riserve artificiali, predazione, carestia e competizione non agiscono più come fattori limitanti il numero dei mammiferi, ma spesso in questi casi è il quarto fattore, la malattia, ad agire con la stessa efficacia finale che si avrebbe se anche gli altri tre fossero in azione.
Recentemente nel parco Tanzaniano del Serengeti il 30% di una popolazione di 3.000 leoni è stata uccisa da un virus simile al cimurro. Lo stesso è avvenuto ad opera di un virus sconosciuto in una riserva di orsi nel Nord Italia.
Ancora più interessante è l’epidemia di FELV, la Leucemia felina che a Roma ha colpito il 17% dei gatti di strada.
Grazie all’intervento delle simpatiche gattare[2] i felini non dipendono più dal fattore carestia per la loro sopravvivenza, mentre la predazione, come per altri animali domestici o quasi, ha cessato da tempo di agire. Questo non impedisce al fattore malattia, in questo caso il virus della Leucemia Felina, di intervenire regolando la popolazione.
Da notare poi, che sempre a Roma, nelle colonie di gatti di strada è presente la Sindrome da Immunodeficienza conclamata.
L’H.I.V. dei gatti o F.I.V. (Feline Immunodeficency Virus) si trasmette attraverso i contatti sessuali, la saliva ed il sangue che i mici si scambiano con graffi e morsi.
Dove esiste una forte concentrazione di felini sono infatti frequentissime le lotte per il territorio.
Uno dei meccanismi con cui i F.I.V. favoriscono la propria trasmissione a nuovi ospiti, è quello di produrre alterazioni organiche nel cervello dei gatti che ne aumentano l’aggressività.
Concludiamo questo studio sul mondo animale osservando, ancora una volta, come l’azione umana possa interferire sui meccanismi che regolano la popolazione di una data specie e come questo possa volgersi a danno dell’uomo stesso.
Si è detto che il numero dei ratti di una determinata comunità cresce sino a valori soglia, oltre i quali scoppia una qualche epizoosi, che riporta il loro numero a valori anche inferiori a quelli di partenza.
Ovviamente esistono molteplici specie di ratti, tra esse Rattus Norvegicus (marrone), Rattus Rattus (il famigerato topo nero) e Mus Musculus sono le più organizzate della loro famiglia.
L’iniziativa dell’uomo nel corso dei secoli ha alterato l’equilibrio naturale a favore di queste tre specie. Questo è avvenuto perché l’essere umano ha indirettamente protetto queste ultime dai loro nemici, ha offerto loro abbondantemente cibo con i rifiuti, li ha portati in giro per il mondo (un altro sinonimo per il Rattus Rattus oltre quello di topo nero è Ratto delle barche). Così il Norvegicus diffonde ovunque vi siano degli avanzi di cibo lasciati dall’uomo.
Il Rattus Rattus si arrampica molto bene ed occupa i piani superiori ed i tetti delle case i cui seminterrati e le fogne sono occupati dal Norvegicus.
Sempre per la sua abilità di arrampicatore il Rattus Rattus sale sulle barche lungo le gomene[3] e si diffonde in tutto il mondo[4].
Il Mus Musculus infine è il più piccolo di tutti e riesce ad entrare là dove gli altri non possono.
Parassiti abituali dei ratti sono le pulci, e in quanto tali, sono responsabili della diffusione della peste, una delle più comuni Epizoosi di questi roditori.
L’aumento innaturale della popolazione dei ratti porta con sé un aumento altrettanto straordinario delle pulci loro parassiti. Quando i ratti muoiono, le pulci cresciute in modo esuberante, non trovano altra soluzione che trasferirsi all’uomo, portando con sé la Pasteurella Pestis[5].
L’epizoosi (malattia contagiosa del mondo animale) si trasforma così in epidemia[6] (malattia contagiosa dell’uomo).
Un meccanismo di regolazione numerica del mondo animale, presenza del batterio e dei suoi vettori, le pulci, si trasferisce all’uomo perché quest’ultimo non riconosce o trascura l’importanza delle leggi della natura.
[1] Lack D. Predation on birds. in The natural regulation of animal numbers, pag.157. Oxford at Clarendon Press.1954.
[2] Vengono così chiamate a Roma quelle signore che si prendono cura dei gatti di strada.
[3] Nel film Nosferatu, interpretato dallo scomparso attore Klaus Kinski,
c’è una bellissima scena che ha come protagonista proprio il topo nero: la nave, con la bara contente il corpo del Vampiro (Non Spirato/Nosferatu), approda lentamente e misteriosamente, in quanto ormai priva di equipaggio, nel porto di una città del Nord. Lungo le gomene miriadi di topi neri sciamano nella città e diffondono la peste.
[4] Pollitzer R, Meyer K F, The Ecology of Plague. in Studies in Disease Ecology. Pag. 445-8 Edited by May J M Hafner Publishing Company Inc. New York 1961.
[5] Ibidem Pag.463-4
[6] Ibidem Pag.477
Vedi :
2) Retroazione Negativa -Feedback Genetico 2°
Vedi anche :
- Sovrappopolazione : meccanismo a retoazione negativa o feedback genetico 1/4
- Sovrappopolazione: meccanismo a retroazione negativa 2/4
- Sovrappopolazione : Meccanismo a retroazione negativa 3/4
- Sovrappopolazione: Meccanismo a retroazione negativa 4/4
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