#117 Aggressività umana inspiegata 2°
Aggressività umana inspiegata 2°
Sempre parlando dell‘aggressività umana inspiegata proseguiamo nell’analisi di altri fatti di cronaca altrettanto, se non più raccapriccianti rispetto a quelli riportati nel post precedente.
La decapitazione è la nuova moda di delitti efferati. In questo modo come supremo sfregio la testa viene lanciata lontano dal corpo. A Milano un giovane transessuale originario dell’Ecuador dopo aver ucciso una vicina di 51 anni , ha scaraventato la testa nel cortile dello stabile dove vittima e carnefice vivevano
La decapitazione come metodo di omicidio ad un primo superficiale esame sembrerebbe mutuato culturalmente dai metodi usati dall’ISIS. Questo è sicuramente il caso di una donna che, vestita in un burqa nero, si è avvicinata alla stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole, zona semi-centrale di Mosca, brandendo la testa mozzata di una bambina e urlando ‘Allah akbar’.
Senonché la decapitazione e l’utilizzo della testa come trofeo risale alla preistoria dell’uomo e precisamente alle lotte tra tribù rivali. Ancora oggi è in uso nelle guerre fra etnie http://www.ilvirusintelligente.com/49-aggressivita-umana-intraspecifica-angeli-ribelli-settima-parte/
un cantante punk rock conosciuto come Pussy, di Voronezh, nel sud-ovest della Russia decapita la fidanzata e fa sesso orale con la sua testa mentre indossa un vestito della ragazza. Nessun’altra motivazione logica può spiegare tale gesto se non un istinto fortemente patologico. In effetti, al processo è stato dichiarato incapace di intendere è di volere ed attualmente è rinchiuso in un istituto psichiatrico.
Riguardo poi al numero di vittime vi sono stragi passate sotto silenzio che poco o nulla hanno da invidiare alle stragi più famose.
Un contabile di Mumbai ha massacrato 14 familiari sgozzandoli nella notte con un coltello da cucina e poi si è suicidato.. Le vittime sono la moglie, otto bambini (tra cui due figlie), i genitori e tre sorelle. Alla strage è sopravvissuta una sola sorella L’uomo, ha tagliato la gola ai familiari mentre dormivano in diverse camere. La polizia ritiene che per compiere tranquillamente il massacro abbia messo del sonnifero nella cena delle proprie vittime.
In alcuni casi gli omicidi diventano quasi imprese e i loro autori assurgono al ruolo di eroe negativo. È il caso della «degolladora», la «sgozzatrice», che sta terrorizzando un sobborgo di Città del Messico: si avvicina alle sue vittime, con il braccio destro le immobilizza, con quello sinistro le sgozza. Tranne l’identità, di lei si sa ormai molto: è magra, forte, mora, lunghi capelli raccolti in un codino, ha tra i 20 e i 25 anni. In nessuno dei casi, precisa la stampa locale, la «degolladora» ha cercato di derubare le vittime. Armata con un coltello, punta alla giugulare e scappa. Il ruolo di eroina viene sancito da una canzone a lei dedicata «La cumbia de la Degolladora».
Le imprese della decolladora ricordano quelle di Joanna Dennehy riportate nel post 9)
http://www.ilvirusintelligente.com/9-serial-killer-ipotesi-genetica-legata-sovrappopolazione/
L’essere umano per l’assassino non è nient’altro che spazzatura e come tale uno studente di un’ università americana trasporta nel bidone per le immondizie, allo scopo di disfarsene, il corpo della sua professoressa di matematica violentata ed uccisa.
Infine appena approvata in Italia la legge sull’omicidio stradale un assassino Austriaco per non rimanere indietro si affretta a compiere un vero e proprio omicidio stradale. In Austria un uomo si è lancia, alla guida del suo suv, contro la folla nel centro di Graz, in Austria, uccidendo tre passanti e ferendone 34. Fra i tre morti ci sono un bambino di 7 anni e una donna. I feriti sono 34, di cui dieci in gravi condizioni e almeno uno in pericolo di vita. L’uomo un 26enne, «ha volontariamente» guidato il mezzo contro i passanti. “Armato di un coltello», aveva minacciato gli agenti che sono poi riusciti a bloccarlo. Sembra che l’uomo soffra di problemi psichici aggiunge candidamente l’articolo del giornale che riporta il fatto.
A questo punto: per omicidi tanto diversi senza un reale movente o con moventi talmente assurdi da non essere veri moventi non possiamo che riaffermare la nostra ipotesi. L’unica spiegazione possibile è quella del meccanismo a feedback genetico operante anche nella popolazione umana[1]. I lettori possono comprendere tale meccanismo andando ai due post già pubblicati sul blog
http://www.ilvirusintelligente.com/category/aggressivita-inspiegata/page/7/
[1] così come è ormai accertato agire nel mondo animale
Di nuovo possiamo aggiungere un’altra osservazione. Nei più recenti delitti l’assassino descrive nei più minuti particolari le torture inflitte alla vittima fosse anche quest’ultima la propria moglie, magari incinta. Il caso più emblematico è quello del festino a base di alcol, droga e sesso in cui due giovani hanno ucciso a martellate e coltellate Luca Varani, un loro amico attirato nella trappola con la promessa di pagamento per le prestazioni sessuali.
Nella descrizione dell’accaduto gli assassini hanno precisato che Luca ha sofferto molto e di non sapere perché l’hanno fatto se non per vedere che effetto faceva uccidere un uomo. Analizzando queste affermazioni viene in mente la confessione di Charles Whitman, autore della “prima” strage Americana nel “ lontano” 1966.
http://www.ilvirusintelligente.com/10-serial-killer-charles-witmann-1966/ Accanto al cadavere della madre e della moglie appena assassinate aveva lasciato scritto di non sapere perché aveva ucciso le persone a lui più care al mondo. Aggiungeva poi di aver chiesto aiuto di aver chiesto inutilmente aiuto al medico dell’Università parlando dei suoi istinti aggressivi.
I più recenti fatti di cronaca ci hanno mostrato degli assassini che provano piacere nell’infliggere le più atroci torture alle proprie vittime, senza che poi a freddo, riescano a spiegarsi il perché. Sembrerebbe quasi che tramite i racconti minuziosi delle atrocità commesse, racconti privi di qualsivoglia pentimento, questi uomini, immancabilmente e superficialmente definiti come “mostri” ci chiedano di spiegare loro il perché di tale comportamenti.
L’autore del blog si augura che prima o poi il meccanismo a feedback genetico nella popolazione umana venga finalmente preso in considerazione e discusso per provare a spiegare gli innumerevoli episodi legati all’aggressività umana inspiegata.. D’altronde, allo stesso, non risulta che siano state formulate altre teorie per spiegare il fenomeno dell’aggressività umana inspiegata nel suo complesso. Viceversa, ci si limita, di volta in volta, a dare la spiegazione più semplice e banale per ogni singolo episodio.
Vedi anche:
– Aggressività umana inspiegata 1°
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