Profezie e Previsioni (Parte Prima)
I Saggi riconoscono i presagi e ciò che preannunciano, così come i serpenti riconoscono la via dei serpenti.
(Miao-Lo)[1]
“Innanzi che seguino i grandi accidenti in una città o in una provincia, vengono segni che li pronosticano o uomini che li predicono. Donde è si nascono io non so, ma si vede per gli antichi e moderni esempi che mai non venne alcun grave accidente in una città od in una provincia che non sia stato o da indovini o da rivelazioni, o da prodigi, o da altri segni celesti predetto. La cagione di questo, credo sia da essere discerna et interpretata da un uomo che habbia notizie delle cose naturali e soprannaturali; il che non abbiamo noi. Pure potrebbe essere sendo questo aere, come vuole alcun filosofo, pieno di intelligenze le quali prevedono le cose future et havendo compassione agli uomini acciò si prima preparino alle difese, gli avvertiscono con simili segni.”
(Niccolò Macchiavelli[2])
Difficilmente si potrebbe pensare al grande saggista del Rinascimento come autore di queste parole, eppure il pragmatismo, di cui egli è considerato l’antesignano, lo spinge ad osservare la realtà con occhi sereni ed imparziali ed il fatto che egli non sappia spiegare un fenomeno non gli impedisce tuttavia di accettarlo per il semplice fatto di averlo personalmente sperimentato. Macchiavelli si dichiara incompetente a spiegare come uomini o avvenimenti possano predire eventi futuri, ma non può negare che ciò avvenga. Per quello che sarà il tema di questo capitolo poniamo l’attenzione sul concetto di intelligenze; estrapolando da esso qualsiasi valenza religiosa, o comunque soprannaturale, cercheremo di spiegare che esistono uomini o fatti in grado di anticipare ciò che accadrà nel futuro. A noi moderni risulta agevole accettare che uno scienziato possa prevedere eventi futuri come cambiamenti climatici o le conseguenze di questi ultimi, molto più difficile è per noi ammettere che gli stessi eventi possano essere anticipati da profezie di uomini lontani nel tempo e con poca o nessuna preparazione sull’aspetto tecnico degli eventi da essi profetizzati.
In questo capitolo tenteremo di dimostrare che le “intelligenze” di Macchiavelli, relative a futuri drastici cambiamenti climatici sul pianeta terra e conseguenti disastri ambientali, possono essere indifferentemente o previsioni di scienziati, o profezie di saggi come pure di semplici pastorelli.
La vera religione del nostro tempo e del mondo occidentale è la scienza: insieme a sua figlia, la tecnologia, promette a tutti gli uomini la felicità. Ogni religione che si rispetti promette ai suoi fedeli, la scienza lo fa con la sua applicazione pratica: la tecnologia.
All’inizio di questo secolo erano in molti a credere che scienza e tecnologia avrebbero reso l’uomo felice. Neanche due guerre mondiali, vissute più come un male necessario lungo la strada del progresso, avevano scalfito questa convinzione. All’inizio del nuovo millennio gli uomini cominciano a dubitare che il progresso procuri loro la felicità e la tecnologia, da sola, crea almeno altrettanti problemi di quelli che risolve.
Una religione qualsiasi può essere in teoria quasi perfetta, ma ad applicarla è pur sempre l’uomo, il quale non è mai perfetto. Come tutte le altre religioni anche la scienza deriva dall’uomo e dall’uomo eredita i suoi difetti[3].
Una qualsivoglia fede, scienza compresa, passando dalla teoria all’applicazione pratica, diventa nelle mani dell’uomo qualcosa di completamente diverso dall’idea originaria scaturita per lo più dalla mente di uomini illuminati.
Varie religioni, scienza compresa, si trasformano col tempo in potere ed interesse e, come si sa, per il potere e l’interesse gli uomini sono disposti a tutto. Il gruppo che detiene il potere afferma di essere l’unico in grado di applicare correttamente i principi di una data religione od anche scienza; col tempo il gruppo si chiude in sé stesso, nega l’originario spirito di ricerca che ha determinato la nascita di quella religione o quella scienza ed arriva ad affermare dei dogmi religiosi o scientifici (non fa distinzione) per la difesa dei quali è disposto a tutto, anche ad uccidere, in quanto la difesa di quelli coincide con la difesa del proprio potere.
Lo spirito originario di una scienza o di una religione nasce per lo più dal cuore e dalla mente di uomini che hanno un serio interesse per i propri simili.
Col tempo tale spirito, come ogni organismo, si invecchia ed ammala. Vecchie ed ammalate una scienza od una religione possono sopravvivere a sé stesse per secoli, ma ormai non hanno più alcun valore per la società e soprattutto non sono assolutamente in grado di procurare agli uomini la felicità.
Come un vecchio egoista ed avaro che non si decide mai a morire, una religione invecchiata sopravvive alimentandosi della sofferenza di milioni di individui. Questo è quello che almeno in parte sta accadendo anche alla scienza moderna, nata nel ‘700 con l’Illuminismo per illuminare le tenebre del passato. Le sue divinità: razionalità e progresso, si sono indebolite e sono diventate schiave di altri Dei come il “Dio Denaro”.
[1] Miao-Lo. Hokke Mongu K1, Vol. IX.
[2] Niccolò Macchiavelli. Discorsi. Lib.I, 56.
[3] I difetti dell’uomo (avidità, collera, stupidità) si ricollegano tuttora alla sua origine animale (oscurità fondamentale della vita della religione Buddista). Il Peccato Originale liberando l’uomo dall’ubbidienza cieca alle Leggi della Natura gli ha dato l’illusione di aver totalmente superato tale origine. L’irrompere prepotente degli istinti animali, liberi da quel controllo che la Natura esercita su tali istinti in tutti gli altri animali è all’origine di tante sofferenze umane altrimenti inspiegabili.
Segue in :
4)Aumento CO2 ed Aumento Temperatura
5)Profezie e Previsioni 5 : Macchiavelli
6) Profezie e Previsioni 6: Nostradamus
9) Profezie e Previsioni: Pio XII
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