Aggressività Umana Intraspecifica
(Angeli Ribelli Sesta Parte)
Tutto ciò per avvalorare la tesi che esiste una certa percentuale di minori, variabile a seconda dei numeri totali della popolazione, con una tendenza genetica all’aggressività. In determinati periodi storici tale tendenza può venire incanalata in forme “istituzionali” di violenza: guerre, genocidi, lotte tribali, rivoluzioni culturali. Quando ciò non accade, l’aggressività minorile si esprime individualmente nelle forme criminali che abbiamo visto.
La base genetica dell’aggressività degli adulti è ancora più evidente e sicuramente, almeno in alcuni casi, ufficialmente ammessa.
Due studi in particolare confermerebbero questa tesi: uno, americano sui gemelli ed uno, russo, sui serial killer.
Secondo i neuropsichiatri del Medical College di Pennsylvania, i geni sono responsabili del 30-40% delle tendenze all’irritabilità e all’aggressività delle persone.
Le ricerche sono state condotte su 182 gemelli omozigoti e 119 gemelli eterozigoti di età media intorno ai quarantaquattro anni. L’aggressione “indiretta”, quella in cui si lanciano oggetti ma non si colpiscono le persone, sarebbe al 40% su base genetica. Le aggressioni dirette, sempre secondo gli scienziati americani, sono riconducibili a “colpe genetiche” nel 33% dei casi.
Studiando le storie familiari dei serial killer, scopriamo sempre situazioni estreme, ma tuttavia non tali da spiegare certi comportamenti in quanto individui con storie familiari altrettanto difficili non diventano automaticamente serial killer, oppure, al contrario, si trasformano in vittime.
Torturare ed uccidere più persone può essere una cosa tutto sommato abbastanza “normale” soprattutto per chi è stato educato solo alla violenza, ma ai nostri tempi nessuno è stato educato alla necrofilia ed al cannibalismo.
Quest’ultima perversione è quella che più salta agli occhi negli ultimi casi di serial killer. In alcune città della Russia si è avuta un’alta concentrazione di assassini cannibali[1]. Qualcuno di loro ha tentato di giustificarsi dicendo che la sua pensione di invalido civile di 120 mila rubli al mese, pari a meno di 20 euro, non gli permetteva di comperarsi da mangiare.
Di qui ad uccidere e conservare sotto sale o bollire amici e conoscenti il passo è tuttavia enorme[2].
Assassini cannibali sono stati scoperti in tutto il mondo.
In India hanno agito in coppia per uccidere e divorare il cuore della stessa persona. In Pennsylvania un pluriomicida non contento di torturare esseri umani e di cibarsi di carne umana ha costretto le proprie vittime a fare altrettanto. Anche i giovani si nutrono occasionalmente di carne umana o meglio bevono il sangue umano convinti in questo modo, come un ragazzo canadese di quattordici anni, di ottenere dei poteri speciali.
L’associazione fra geni e violenza viene confermata da esperimenti di ricercatori della Johns Hopkins University. Essi hanno scoperto che topi maschi possono essere trasformati in violenti stupratori o crudelissimi “topicidi” togliendo loro un gene che nel meccanismo cerebrale produce ossido nitrico; tale molecola permette alle cellule del cervello di comunicare tra loro. Gli esemplari che avevano subito questo “trattamento” uccidevano gli altri ratti maschi che vivevano nella stessa gabbia, una vera strage, e cercavano freneticamente di accoppiarsi con i topi femmina, anche se questi non erano in calore e mostravano evidenti segni di disapprovazione[3].
Sconcertante, ma non sorprendente per la nostra tesi, è l’ammirazione suscitata dai serial killer. Molti di loro ricevono in carcere centinaia di lettere di ammiratori e ammiratrici ed alcuni come Jeffrey Dahmer, l’assassino cannibale di Milwaukee, anche consistenti somme di denaro.
Alcuni di questi ammiratori preoccupano gli stessi assassini al punto da farli sentire in dovere di informare le autorità.
A Verona, Gianfranco Stevanin, accusato di aver ucciso e sepolto sei prostitute, è diventato un vero e proprio mito, ammirato a tal punto che ha suscitato, in alcuni, il desiderio di emularlo.
A lui in carcere arrivano montagne di lettere di conforto e sostegno.
A lui sono stati dedicati i ritornelli dei tifosi della curva sud dello stadio Bentegodi. “Sono imitatori dell’orrore” – li ha bollati lo stesso Stevanin, in aula durante il processo in cui era imputato. “Bisogna fermarli”– chiede il contadino sotto processo, tirando fuori le lettere a lui giunte, quali prove di questa moda scellerata.
[1] La più impressionante concentrazione di serial killer si è avuta nella città di Rostov sul Don, patria di Andrei Cicatilo, giustiziato per aver assassinato 52 persone. Uno psichiatra russo Alexander Bukhanovski, specialista di casi criminali si è dedicato per anni allo studio dei serial killer esaminando tra gli altri lo stesso Cicatilo. Oltre ad una infanzia difficile egli ha riscontrato nella maggior parte dei pluriomicidi la particolarità genetica di possedere 47 cromosomi, anziché 46, con un cromosoma y in più. “Questo non significa – sostiene Bukhanovski – che la criminalità sia ereditaria ma che l‘eredità biologica rappresenta un possibile terreno di cultura per tendenze criminali”.
[2] L’unica cosa nuova rispetto alla nostra tesi è la considerazione (vedi capitolo VIII: “Il bambino come prodotto”) che anche in tempi di crisi l’essere umano con la sua sovrabbondanza è comunque un prodotto facilmente reperibile anche gratis.
[3] La ricerca, pubblicata da Nature, non significa che la mancanza di ossido nitrico provochi “da sola” il comportamento criminale. “Tuttavia – ha spiegato uno scienziato – è la prima volta che una sostanza si dimostra capace di influenzare il carattere e la personalità”.
Segue in :
VII)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Settima Parte)
VIII)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Ottava Parte)
IX)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Nona Parte)
X)Parricidio (Dolce Cara Mammina -Angeli Ribelli Decima Parte)
Vedi anche :
I)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Prima Parte)
II)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Seconda Parte)
III)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Terza Parte)
IV)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Quarta Parte)
V)Aggressività Umana Intraspecifica (Angeli Ribelli Quinta Parte)
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