#42 Suicidi (Il Male di Vivere XXI Parte)
Suicidi
(Il Male di Vivere XXI Parte)
Anche i kamikaze palestinesi del conflitto arabo-israeliano appaiono del tutto conformi alla cultura del suicidio[1], ma hanno poco a che vedere con i geni della depressione[2] del singolo individuo.
Siamo di fronte in questo caso ad un problema di sovrappopolazione-sovraffollamento, creato artificialmente dall’uomo per ragioni storico-politiche. Due popolazioni molto diverse tra loro sono costrette a condividere uno spazio ristretto con in più la differenza che, mentre una delle due è in continua espansione economica, l’altra, depressa economicamente[3], vive delle rimesse finanziarie dei paesi arabi confinanti. Il conflitto è inevitabile, ma quello che interessa la nostra tesi è la novità dell’utilizzo del suicidio come strategia di guerra.
Se di depressione si può parlare, in questo caso si tratta di una depressione che riguarda un intero popolo e sarebbe anche interessante da stabilire se tale depressione, così come per il sovraffollamento, non sia in qualche modo voluta.
Relativamente alle sovvenzioni che la famiglia del suicida riceve[4],[5] e che consentono ai membri superstiti della stessa di sopravvivere, la storia dei kamikaze rientra anche nell’argomento dell’utilizzo del bambino come prodotto e come tale verrà trattato nel capitolo relativo[6].
[1] Vedansi i video registrati dagli aspiranti suicidi prima degli attentati, le foto ricordo con il mitra a tracolla e la bandana sulla fronte, le manifestazioni con i kamikaze imbottiti di tritolo e vestiti tutti allo stesso modo (con una singolarissima similitudine con le uniformi religiose di alcune sette occidentali le cui vicende si sono concluse con suicidi di massa)
[2] Per quanto “Se si guarda alla vita privata dei kamikaze non mancano le sorprese. Un buon numero interpretava la religione in modo rigoroso, adempiendo a tutti i doveri: una vita di preghiera interrotta da piccoli passatempi. Fadi Amer allevava conigli sul tetto, Wafa Idris amava gli uccellini, Darenen Abu Aisheh si appassionava al pensiero di Socrate, Saed Hotary si dilettava con le poesie e disegnava fiori” (Corriere della Sera di venerdì 29 marzo 2002).
3] La maggior parte dei kamikaze erano celibi e disoccupati: le tre uniche eccezioni erano padri di famiglia con numerosi figli a carico o più mogli.
[4] 25.000 dollari promessi per ogni shahid, letteralmente martire (suicida) dall’Iraq di Saddam Hussein (Corriere della Sera di venerdì 29 marzo 2002).
[5] A proposito delle uniche tre eccezioni di kamikaze padri di famiglia e dell’ottica del loro sacrificio come mezzo per sostenere la propria famiglia, mi viene in mente un vecchissimo telefilm di Hitchcock. In un paese messicano vive una famiglia poverissima con molti figli. Il padre malato, in punto di morte promette alla moglie che dall’aldilà provvederà a lei ed ai bambini. Il pover’uomo viene seppellito nel piccolissimo cimitero del paese, ma di lì a poco il custode del cimitero, non potendo la moglie pagare la tassa di seppellimento, decide di diseppellire il cadavere per gettarlo nella fossa comune. Al colmo della disperazione la povera donna assiste all’apertura della bara ma grandissima è la sua sorpresa nel trovare il corpo completamente intatto e mummificato. La donna comprende allora quello che il marito in punto di morte aveva voluto dirle, porta il cadavere in casa ed accoglie ogni giorno molti visitatori facendo loro pagare un piccolo obolo con cui riesce a sopravvivere insieme ai suoi figli: il pover’uomo dall’aldilà aveva davvero mantenuto la sua promessa.
[6] Cap. VIII.
Appendice al capitolo VI
- Storia: l’origine del suicidio allargato risale alla notte dei tempi e si perde nel mito. Sinora non si sapeva che fine avesse fatto il leggendario re dei Sumeri, protagonista del “poema di Gilgamesh”. Il recente studio di alcune tavolette di argilla, a caratteri cuneiformi, ha chiarito il mistero.
Il sovrano di Uruk, saputo in sogno che non avrebbe mai conosciuto il segreto dell’immortalità, si fece costruire sul letto del fiume Eufrate, le cui acque erano state deviate per l’occasione, una tomba in pietra col tetto d’oro.
Il giorno dell’inaugurazione, entrato nel sepolcro con la famiglia e tutta la corte, diede ordine di ripristinare il corso del fiume: l’Eufrate inondando il mausoleo seppellì vivo il re con tutti gli altri.
- Filosofia della scienza: anche una singola cellula si può suicidare.
Il suicidio cellulare, così come sostenuto da Jean Claude Ameisen dell’Università di Parigi, ha lo scopo di permettere nel feto la formazione degli organi grazie all’eliminazione di una parte delle cellule appena formate. In questo modo si realizza la differenziazione delle cellule staminali (indifferenziate) e la loro migrazione col risultato della formazione degli organi. Il fenomeno non è dunque predeterminato nel DNA, ma del tutto casuale, perché solo una parte di un gruppo di cellule, tutte eguali cromosomicamente, si suicida.
All’interno del patrimonio molecolare della cellula esistono proteine esecutrici che innescano il processo di autodistruzione coadiuvate da altre che eseguono il compito.
In contrapposizione alle proteine esecutrici ne esistono altre che impediscono il suicidio della cellula.
Per le nostre tesi è interessante notare che si possono avere due opposte alterazioni dell’equilibrio tra sopravvivenza ed autodistruzione.
Nel morbo Parkinson si ha un suicidio in massa di tutte le cellule cerebrali, nel cancro un determinato gruppo di cellule, estromesso il meccanismo di autodistruzione, si rende immortale e prolifica a spese di altri gruppi di cellule facenti parti dell’organismo-insieme[1] che le ospita.
Il risultato, in entrambi i casi, è alla fine lo stesso: la morte dell’organismo ospite.
[1] Essere umano od altro animale.
Vedi anche:
1°) Suicidi (Il Male di Vivere Prima Parte )
2°) Suicidi (Il Male di Vivere Seconda Parte )
3°) Suicidi (Il Male di Vivere Terza Parte )
4°) Suicidi (Il Male di Vivere Quarta Parte )
5°) Suicidi (Il Male di Vivere Quinta Parte )
6°) Suicidi (Il Male di Vivere Sesta parte)
7°) Suicidi (Il Male di Vivere Settima Parte )
8°) Suicidi (Il Male di Vivere Ottava Parte )
9°) Suicidi (Il Male di Vivere Nona parte)
10°) Suicidi (Il Male di Vivere Decima parte)
11°) Suicidi (Il Male di Vivere Undicesima parte)
12°) Suicidi (Il Male di Vivere Dodicesima parte)
13°) Suicidi (Il Male di Vivere Tredicesima parte)
14°) Suicidi (Il Male di Vivere Quattordicesima parte)
15°) Suicidi (Il Male di Vivere Quindicesima parte)
16°) Suicidi (Il Male di Vivere XVI parte)
17°) Suicidi (Il Male di Vivere XVII parte)
18°) Suicidi (Il Male di Vivere XVIII parte)
19°) Suicidi (Il Male di Vivere XIX parte)
20°) Suicidi (Il Male di Vivere XX parte)
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